Il lavoro di Mauro Panichella è una continua ricerca di dialogo tra il mondo reale e quello virtuale e si manifesta con una forte relazione tra natura e tecnologia. I suoi soggetti sono anatomie animali, molluschi, crostacei, insetti, ossa, fossili, gusci che lui trova e conserva per attuare un processo di archiviazione e documentazione utilizzando uno scanner come apparecchio fotografico. Lo spirito di questa ricerca è un grande progetto in divenire, nel quale entra in gioco ogni situazione naturale, come in un flusso, che si spinge sino all’interpretazione simbolica attraverso videoinstallazioni, linee di luce e meccanismi elettromeccanici.
Mauro Panichella ha partecipato a diverse esposizioni collettive e personali in Italia, Francia, Slovacchia, Spagna, Ungheria, Portogallo e Austria. Nel 2010 partecipa al progetto di residenza della Jeune Creation Européenne di Parigi e nel 2011 inizia a lavorare con Unimediamodern Contemporary Art, dove, grazie all’interesse di Caterina Gualco, si avvicina al mondo Fluxus. Ha lavorato con lo J.e.m.a. Museum e collaborato con numerosi artisti tra cui Cesare Viel, Ben Patterson, Eric Andersen, Antonello Ruggieri, Mauro Ghiglione, Philip Corner e Ben Vautier. Con quest’ultimo nel 2014 realizza il progetto Benandmauro.it. Nel 2015 espone al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova e nello stesso anno è ospite in residenza presso la Emily Harvey Foundation di Venezia.
Tappe
Il labirinto mitologico – il sacrificio –
Il labirinto nella tradizione orale – la memoria –