Nella cultura orientale il labirinto è da sempre caratterizzato da un valore ludico legato alla dimensione del gioco. In questa tappa, dunque, Maria Rebecca Ballestra, in collaborazione con Wen Chin Fu, realizza un’opera partecipativa in cui il pubblico, attraverso azioni semplici e ricreative, è invitato a completare il lavoro iniziato dalle due artiste.
Alle pareti, in particolare, troviamo le tracce frammentate di alcune forme di labirinti, tratte dalla cultura cinese: compito di ciascuno dei visitatori è quello di ultimare a proprio piacimento i labirinti stessi, seguendo percorsi imprevedibili e completamente soggettivi. In aggiunta completano l’installazione alcuni fogli con testi di Julien Friedler che il pubblico è invitato ad integrare, scrivendo i propri pensieri o realizzando disegni e interventi grafici. Il prodotto finale di questa partecipazione da parte del pubblico farà parte dell’installazione conclusiva, che registrerà e restituirà anche le azioni adottate dai vari partecipanti durante le fasi di svolgimento del progetto stesso.