Questa tappa indaga il tema del labirinto in mitologia e, in particolare, il mito del Minotauro. L’opera è il risultato di un serrato dialogo intercorso tra Maria Rebecca Ballestra e Mauro Panichella: di questi scambi – volutamente avvenuti per mezzo di una corrispondenza scritta – alcuni stralci sono ricamati sulla stoffa bianca dell’opera e si mescolano alle parole dello stesso Julien Friedler. A completamento dell’installazione troviamo due neon di colore diverso, accostati tra loro a ricreare la forma di una doppia ascia. Quest’immagine è di particolare importanza perché tutta l’opera è incentrata su di una riflessione sul concetto duale del labirinto: la scelta, il dilemma, l’ascia doppia, le due corna, il sole e la luna, e così via.
Questa è certamente una delle opere più complesse dell’intero progetto e, non a caso, condivide con esso il titolo.